mercoledì, novembre 29, 2006

RIDERE O PIANGERE?

ANNA MASERA da LA STAMPA del 29/11/2006
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni ci risponde da Napoli.Ministro, piovono critiche in Rete da quando lei ha auspicato con urgenza «un giro di vite su Internet»: può spiegarsi?

«Intendo tutelare i minori dall’accesso a tutto ciò che possa danneggiare la loro formazione e il loro sviluppo. È assurdo e ipocrita avere una censura sui film vietati ai 14 e ai 18 anni quando poi in Rete c’è di tutto e di più. Una regolamentazione è un prerequisito di civiltà e spero che l’Italia per una volta possa diventare di esempio».

Lo sa che nemmeno gli Usa hanno una norma simile? Che il governo Bush ha provato a chiedere a Google l’elenco dei suoi utenti per individuare i consumatori di pornografia online e Google ha detto «no, grazie»?

«Mi risulta che ci siano altri Paesi invece che sono riusciti a ottenere fior di filtri».Intende la dittatura di Pechino?

«, anche se i nostri obiettivi sono diversi dai loro: non la libertà d’espressione, ma il rispetto del nostro principio costituzionale di libertà senza danneggiare la libertà altrui. Nella fattispecie, la libertà dei minori di non essere esposti a contenuti violenti o criminali».

Ma a quanto pare nemmeno in Cina i filtri funzionano davvero: gli esperti dicono che, ammesso che sia giusto filtrare, per la natura senza confini di Internet è impossibile applicare tali controlli. Meglio educarli, i ragazzi.

«Dire che è complicato suona come una scusa. Non mi chieda come si fa: io penso a porre il problema, saranno i tecnici a trovare la soluzione».Entro quando prevede il suo provvedimento per responsabilizzare i gestori sui contenuti pubblicati nei loro siti?

«Stiamo studiando la materia e entro Natale presenterò una relazione, stilata assieme al ministero delle Comunicazioni e a quello della Giustizia, che propone una tale modifica alle norme vigenti».

È al corrente dell’iniziativa, presentata il mese scorso ad Atene al vertice internazionale sulla Governance di Internet promosso dall’Onu, per una Magna Carta dei doveri e dei diritti in Rete? È stata messa a punto da un gruppo di esperti italiani presieduto da Stefano Rodotà.

«Una Costituzione per Internet è positiva, ma troppo complessa: io mi limito a proteggere i minori. Che in Rete, mi perdoni il bisticcio, sono senza rete».

3 commenti:

flaming_luca ha detto...

che tristezza.
ma che allegria pensare alla stupidità di fioroni. cioè allegria nel senso comico. ma che tristezza pensare che al posto di sviluppare cose decenti ci sono degli idioti che ci fanno regredire. allegria e tristezza. winnie, come crimini e misfatti

lorenzo ha detto...

sei un figo winnie!!!!

guru ha detto...

sei un figo anche se voti berlusconi